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Mostra di fotografia di Max Cavallari a Shanghai

“Seagull”, personale del fotografo italiano Max Cavallari, presenta una serie di scatti realizzati durante la residenza dell’artista allo Swatch Art Peace Hotel all’inizio di quest’anno, raccontando scorci di Cina colti nel corso di un’appassionata peregrinazione esplorativa.

In un mondo di ipertrofia visiva, in cui immagini costrette in schermi digitali sono acquisite consumisticamente, l’artista sceglie di scoprire la Cina attraverso le lenti di un Seagull 4A, una reflex shanghainese a doppia lente degli anni ’60. È una macchina antiquata e lenta, che costringe a lunghi tempi di inquadratura e messa a fuoco, agli antipodi del mordi e fuggi tipico delle foto da cellulare alle quali siamo un po’ tutti assuefatti. È una macchina mansueta, che non può essere puntata direttamente, minacciosamente sul soggetto che si vuole riprendere, perché richiede uno sguardo indiretto, mediato da un gioco di specchi che permette al soggetto, persona o paesaggio, di sentirsi a proprio agio, di mantenere una speciale spontaneità, forse illusoria ma spesso disarmante.

“Io e la macchina fotografica” racconta Cavallari “siamo accomunati dalla sensazione di esserci persi, per differenti ragioni spazio-temporali, in un mondo sconosciuto, un mondo che sembra esigere, in un modo o nell’altro, che se ne racconti la storia.” La macchina persa nel tempo diventa per l’artista, a sua volta perso nello spazio, il mezzo del processo di scoperta.

Un processo ancora incompiuto, caratterizzato da uno sguardo delicato, curioso e rispettoso, che si sforza di comprendere e documentare l’ambiente che lo circonda e che lo affascina.

Curata da Silvia Vannacci, con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, “Seagull” è uno degli eventi satellite di PHOTOFAIRS Shanghai 2019, la grande fiera che ogni autunno porta la città alla ribalta della scena fotografica internazionale.

Max Cavallari (1989) è un fotografo documentarista che vive e lavora a Bologna. I suoi progetti fotografici sono stati esposti in musei come il Mudec di Milano, la Triennale di Milano, il Kulhaus di Berlino (Germania), il Palazzo d’Accursio di Bologna e la Biennale di Soncino.

Attualmente collabora con testate giornalistiche e riviste, italiane e internazionali, come Repubblica, Corriere della Sera, The Guardian, Vogue, The Times, El Pais. E’ il fotografo ufficiale della Fondazione ANT Italia Onlus.

Silvia Vannacci è una curatrice italiana che vive e lavora a Shanghai. Ha fondato di recente la piattaforma curatoriale “contemporary matters”, un connettore all’interno della scena artistica e culturale di Shanghai.

 

* Per info: info@maospace.cn 

* Mostra prolungata fino al 15 ottobre

  • Organizzato da: MAO SPACE
  • In collaborazione con: IIC Shanghai (意大利驻沪总领事馆文化处)
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