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10.26-27 Concerto-spettacolo Leonardo e il suo tempo (Shanghai)

* Leonardo 500 * XIX Settimana della lingua italiana *

Leonardo e il suo tempo

presentato dal gruppo La Rossignol

La danza nell’età di Leonardo

Nel Medioevo il ballo è considerato come manifestazione del popolo, mortificata e spesso condannata sia dal ceto nobiliare che dal clero perché non in linea con i dettami della Chiesa. Con il Rinascimento, a partire dalla seconda metà del 400, la danza viene riscoperta e di nuovo apprezzata. Le arti coreutiche vengono sviluppate e codificate attraverso precise regole, passi e movimenti.

Nel Rinascimento quindi la danza non è più solamente parte delle feste dei ceti popolari, ma diviene un’arte parte della formazione del perfetto cortigiano, che deve in ogni momento dimostrare compostezza e nobile portamento. Si sviluppa un’attenta ricerca nell’affiancare ritmi e passi delle danze al suono di strumenti come liuti, flauti e vielle nei ricevimenti di sala, in cui la danza non è solo intrattenimento e spettacolo, ma è anche e soprattutto espressione della cultura e della magnificenza della corte. Dalle classi nobiliari l’interesse per la danza si diffonde in altri strati della società. La nuova cultura della danza, infatti, viene fatta propria dalla ricca borghesia, i cui esponenti di maggior successo organizzano e praticano il ballo come uno strumento per distinguersi e acquistare prestigio.

È possibile accostare l’evoluzione della danza in questo periodo alla nuova concezione rinascimentale dell’uomo e al ruolo che le corti principesche e le classi mercantili giocano come motore di sviluppo di una nuova estetica. Le corti sono certo luoghi chiusi e elitari, dominati dalla nobilità, ma sono allo stesso tempo attivissimi centri culturali, in cui si promuovono le scienze e le arti, e in cui si sviluppano nuove forme di intrattenimento, strettamente legate all’evolversi della mentalità e del gusto. A partire all’incirca dalla seconda metà del XIV secolo la danza diventa la vivace e complessa rappresentazione di una nuova cultura in movimento, in cui l’uomo gradualmente si libera dalla morsa ideologica oltre che politico-sociale del Medioevo, e si apre all’innovazione. Nella ricostruzione ideologica del mondo che viene elaborata nelle corti rinascimentali tra Quattro e Cinquecento, il ballo diventa il simbolo della divina armonia cosmica e rappresenta l’ordine e la concordia che regnano a corte; la nobiltà, attraverso la grandiosità degli eventi festivi e teatrali che nella corte vengono organizzati, celebra il proprio trionfo mettendo ostentatamente in evidenza i tratti dell’armonia e della felicità.

Lo sviluppo della pratica è accompagnato dalla riflessione teorica, e nascono in questo periodo i grandi trattati di Domenico da Piacenza e di Guglielmo Ebreo da Pesaro, ancora considerati pietre miliari nella storia della danza.

È questa appunto l’età in cui si afferma intreccio di prassi e teoria, l’età che vede una profonda trasformazione sinergica delle arti e delle scienze, è questa l’epoca di Leonardo.

Il contesto e i temi dello spettacolo

Il programma, senza alcuna pretesa esaustiva, propone una sorta di viaggio ideale nella musica e nella danza in uso nei luoghi attraversati da Leonardo, con lo scopo di evocare ambienti, suoni e immagini del mondo in cui egli visse e creò. Il programma prevede inoltre l’esecuzione di due curiosità storiche: i Rebus musicali di Leonardo e una “bassa danza” ricostruita utilizzando la melodia scoperta nell’Ultima cena da G.M. Pala (La musica celata, Ed. Vertigo, 2007).

La Rossignol si occupa di musica e danza antica. Lo studio delle fonti dirette, le indagini storiche, organologiche e iconografiche, la grande attenzione all’aspetto spettacolare del proprio lavoro, hanno portato la Compagnia, sin dal 1987, a un’intensa attività artistica, con concerti e spettacoli in festival e rassegne di grande prestigio un po’ in tutto il mondo. Chiamato a far parte del CID (Conseil International de la Danse), il gruppo ha inoltre al suo attivo collaborazioni con RAI, MEDIASET, TSI, e con il cinema (tra cui Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi e Romeo & Juliet di Carlo Carlei), consulenze e direzioni artistiche. Ha inciso oltre 20 CD dedicati alla musica antica.

CAST

LILIANA BARONIO, SIMONA PASQUALI, EMANUELE TIRA, danza;

ROBERTO QUINTARELLI, contraltista, danza;

ERICA SCHERL, viella;

MATTEO PAGLIARI, flauti diritti, traversa, ciaramello;

FRANCESCO ZUVADELLI, organo positivo, ghironda;

DOMENICO BARONIO, liuto, chitarrino, percussioni

 

Concerto spettacolo “Leonardo e il suo tempo”

Durata prevista: 75min

Date: 26 ottobre 2019 18.30, 27 ottobre 2019 15.00

Luogo: Yuz Museum (35 Fenggu Rd, Xuhui District, Shanghai)

Ingresso a pagamento: LINK