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“Marco Polo. Le novità e le cose inusitate” – Presentazione volume

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In occasione della XXV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (13-19 ottobre 2025), dal tema Italofonia: lingua oltre i confini, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è svolta la sera del 16 ottobre 2025 la presentazione in anteprima del volume celebrativo Marco Polo. Le novità e le cose inusitate, durante la serata di inaugurazione ufficiale della nuova sede House of Attila, uno spazio progettato per ispirare idee, visioni e connessioni.

L’evento ha visto la partecipazione della fondatrice di Attila Andreina Longhi, il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai Francesco D’Arelli, l’architetto e professore di China Academy of Art Zhuo Min e il designer nonché autore del progetto di restauro della nuova sede Aldo Cibic.

Il volume celebrativo Marco Polo. Le novità e le cose inusitate è un libro ideato e pubblicato a conclusione delle celebrazioni del VII centenario della morte di Marco Polo (1324-2024) e del 770° anniversario della sua nascita (1254-2024).

Il volume tesse il linguaggio storico-narrativo del Milione di Marco Polo e quello dialogico-romanzesco de Le città invisibili di Italo Calvino, arricchito da cinquantasei acquerelli inediti di Alessandro Armando, professore al Politecnico di Torino.

Ogni acquerello porta il nome di una delle città invisibili calviniane da cui Armando trae ispirazione e, nel volume, è accompagnato da una citazione da Le città invisibili e una citazione dal Milione. All’evento inaugurale sono stati esposti quattro originali, fungendo da anteprima di prossimi eventi espositivi, ideati e concepiti per elogiare e stimolare le capacità immaginative di ognuno di noi.

Le città invisibili: spazi, luoghi, vie, palazzi, sotterranei, persone, animali, nature, terre, cieli, tutto invisibile agli occhi comuni, ma visibile all’immaginazione” (Francesco D’Arelli).

Nel rimarcare l’impatto culturale di questo volume celebrativo, il professor Zhuo Min ha sottolineato come Le città invisibili sia non solo un romanzo di grande pregio letterario, ma anche di elevato valore scientifico per gli studi di architettura e urbanistica, come nota nel suo saggio di accompagnamento al volume stesso.

“Non ci resta che provare smarrimento alla vista di questo mondo materiale. Ma Calvino, con Marco Polo, rivela un quadro fenomenologico dell’urbe” (Zhuo Min).