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Mostra “Dialogue with Pompeii. Masterpieces from the National Archaeological Museum of Naples”

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Si è svolta il giorno 30 settembre 2025 l’inaugurazione della mostra Dialogue with Pompeii. Masterpieces from the National Archeological Museum of Naples al West Lake Museum di Hangzhou. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino all’8 marzo 2026. L’evento ha visto la partecipazione della Console Aggiunto d’Italia a Shanghai Stefania Mortelliti, il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai Francesco D’Arelli, il Segretario del Comitato di Lavoro del Partito e Direttore del Comitato di Gestione del Distretto del Lago Occidentale Sun Guofang e la Vicedirettrice del Dipartimento dei Beni Culturali della Provincia di Zhejiang Xia Danhe.

Il progetto espositivo ha l’obiettivo di consolidare il rapporto storico e archeologico tra il Lago Occidentale e la città di Pompeii, nonché la collaborazione fra il West Lake Museum di Hangzhou e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’osservatore viene immerso in un passato in cui si ritrova ad ammirare la bellezza e il fascino dell’antica città di Pompei, mediante una ricca collezione di oltre 100 reperti provenienti direttamente dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli.


Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è tra i più antichi e importanti al mondo per ricchezza e unicità del patrimonio e per il suo contributo offerto al panorama culturale europeo. L’origine e la formazione delle collezioni sono legate alla figura di Carlo di Borbone (1734-1759) e alla sua politica culturale. La Collezione Farnese, la Collezione Epigrafica, la Collezione Numismatica e la Villa dei Papiri sono le principali attrazioni, assieme a numerose sculture, gemme, ceramiche, statue e terrecotte.

Le collezioni del Museo, divenuto Nazionale nel 1860, sono andate arricchendosi con l’acquisizione di reperti provenienti dagli scavi nei siti della Campania e dell’Italia Meridionale e dal collezionismo privato. Il trasferimento della Pinacoteca a Capodimonte nel 1957 ne determina l’attuale fisionomia di Museo Archeologico, che dispone anche di un laboratorio di restauro, un archivio e una biblioteca storica.