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Conferenza “Alla ricerca di una via: la missione culturale del 1957 in Cina dell’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO)” di Francesco D’Arelli

Cina, 1, 1956(1)

L’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai e la Facoltà di Storia della Zhejiang University sono lieti di presentare la conferenza di Francesco D’Arelli, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, intitolata Alla ricerca di una via: la missione culturale del 1957 in Cina dell’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO), alle 14:00 del 17 dicembre 2025 presso la Zhejiang University.

Nota solo ad alcuni, ma dettagliatamente raccontata da documenti inediti, è la missione culturale in Cina dell’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO), nel 1957. L’IsMEO, fondato per volontà del filosofo italiano Giovanni Gentile nel 1933, fu presieduto da Giuseppe Tucci, il più insigne orientalista italiano, dal giugno 1948, un incarico che mantenne sino al 1978, divenendo poi Presidente onorario sino alla sua morte caduta all’inizio del 1984.

La missione culturale dell’IsMEO in Cina nel 1957 fu ideata e con determinazione programmata da G. Tucci, subito dopo aver incontrato a Roma, il 18 aprile e l’11 maggio 1956, la prima rilevante delegazione culturale cinese in visita ufficiale guidata da Ji Chaoding, noto economista con svariati incarichi di vertice nelle istituzioni del governo centrale, e da Hou Debang, illustre scienziato, fondatore dell’industria chimica cinese e influente membro dell’Associazione del popolo cinese per le relazioni culturali con i paesi stranieri. In tale contesto, G. Tucci accolse senza esitazione l’invito cinese di predisporre una missione culturale dell’IsMEO in Cina. Guidata dal Vicepresidente dell’IsMEO, Alberto Giuganino, e composta dal Mariano Imperiali, Segretario Generale dell’IsMEO, e dai sinologi Martin Benedikter e Lionello Lanciotti, questi discepolo prediletto di G. Tucci, partì da Roma il 16 marzo 1957.

La conferenza ricostruisce, muovendo esclusivamente da documenti d’archivio inediti, questa pagina singolare della storia contemporanea dei rapporti culturali fra l’Italia e la Cina, così importante da situarsi prima dello stabilimento ufficiale delle relazioni diplomatiche iniziate il 6 novembre 1970.

Francesco D’Arelli Ph.D in Studi Orientali presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli, ha studiato all’Istituto Sinologico di Leiden e all’Università Cattolica di Louvain. Ha insegnato all’Università Ca’ Foscari di Venezia e all’Università degli Studi Internazionali di Roma. Ha diretto la biblioteca e le attività editoriali dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (2002-2011) ed è Attaché culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) dal 2012. È stato curatore di varie mostre importanti, tra cui A Oriente. Città, uomini e dei sulle Vie della Seta (Museo Nazionale Romano, Terme di Diocleziano, 21 ott. 2011 – 26 febb. 2012),  L’Arte di Francesco: Capolavori d’arte italiana e terre d’Asia dal XIII al XV secolo (Gallerie dell’Accademia di Firenze, 30 mar. – 11 ott. 2015), A World of Beauty. Masterpieces from the National Archaeological Museum of Naples (Musem of Art Pudong, 21 dic. 2022 – 9 apr.  2023), Who is Leonardo da Vinci? (Shanghai Museum, 10 dic. 2023 – 14 apr. 2024), Caravaggio. Wonders of the Italian Baroque (Musem of Art Pudong, 12 dic. 2023 – 12 apr. 2024), Real and Imaginary Lands, China and Marco Polo: A Tale of Books (Shanghai Library, 3 nov. 2024 – 28 febb. 2025), Wonders of the World. China and Beyond in the Eyes of Marco Polo (Shanghai Museum, 23 nov. 2024 – 30 mar. 2025) e The Worldview of the Great Ming Dynasty (Nanjing Museum, 22 gen. – 20 lug. 2025). Da marzo 2016 a giugno 2021, è stato Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Montreal (MAECI) e da luglio 2021 ricopre il ruolo di Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai (MAECI).