Nell’ambito delle celebrazioni del VII centenario della morte di Marco Polo (1324-2024) e del 770° anniversario della sua nascita (1254-2024), l’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, in collaborazione con Shanghai Library, con la Facoltà di Storia del mondo di Shanghai Normal University e l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, è lieto di presentare la conferenza intitolata Marco Polo: raccontando una parte delle cose che si potevano raccontare del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai Francesco D’Arelli, che si terrà il 28 settembre 2024 dalle ore 14:00 alle 15:30 presso la Shanghai Library East.
Evento inaugurale del ricco programma di conferenze che accompagnerà la mostra Real and Imaginary Lands, China and Marco Polo: A Tale of Books, la conferenza intende presentare il contesto storico e culturale della Cina sotto la dinastia Yuan (1271-1368), come presentata nel Milione di Marco Polo, e del mondo cosmopolita della Cina dei secoli XIII-XIV. In questo periodo, in cui si assiste alla mirabile trasmissione e circolazione di vari saperi, alcuni scrittori occidentali, fra cui in primis Marco Polo, trovarono fonti dirette per magnificare, fra altro, anche i portati della civiltà cinese. Marco Polo, con il racconto del Milione, si dilungò nella descrizione della natura, dei paesaggi, della flora e della fauna, delle peripezie vissute e delle esperienze con le popolazioni locali incontrate. E nel caso della Cina, Marco Polo fu impressionato dalle opere realizzate da questa civiltà avanzata: templi, palazzi, prodotti dell’arte e ornamenti; dalle visioni delle città visitate o attraversate, riferendo aspetti di vita materiale, culti e riti delle tradizioni religiose. Da tutto ciò si rivela lo spirito d’osservazione, la sensibilità e l’immaginazione di Marco Polo, savio e nobile cittadino di Vinegia, che narra nel suo libro solo ciò che vide personalmente, tant’è che aggiunge: “Qualcosa vi sarà, è vero, ch’egli non vide: ma gli fu riferita da uomini degni di fede”.