Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Residenza artistica: Stefano Galli a Zhujiajiao (Shanghai)

2022.10.15_Giornata contemporaneo Zhujiajiao

Dopo l’evento Open Talk organizzato in occasione della 18ma Giornata del Contemporaneo, l’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai è lieto di annunciare la residenza artistica di Stefano Galli presso il No Name Studio a Zhujiajiao (Shanghai). La residenza artistica è inserita nel ricco programma di eventi dell’Anno della Cultura e del Turismo Italia – Cina 2022 e si svolgerà dal 15 ottobre al 15 novembre 2022.

 

Stefano Galli

A conclusione della residenza artistica, il No Name Studio ospiterà una mostra delle opere dell’artista.

Stefano Galli
Nato nel 1989, si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2013 e in Nuove lingue espressive all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2017 con una tesi dal titolo “La pratica del disegno nell’era post-ideologica e la riflessione sul classico categoria del disegno.”

Attualmente insegna e dipinge al Centro Culturale FCAEC di Dalian in Cina. Ha esposto in numerose mostre collettive, tra cui nel 2019 La nuova accademia a Palazzo Pegaso a Firenze; Ai confini dell’abbandono a Le Muratine a Firenze nel 2018 e Young Chinese and ItalianArtists in Comparison all’Accademia di Chong Qing a Sichuan in Cina. Nel 2015 vince il premio Enegan.

 

No Name Studio
Fondata dai due artisti Carlo Maria Rossi e Penny Kwan, No Name Studio è un complesso di studio, residenza e galleria situata nell’antico borgo e sito Unesco, Zhujiajiao – Shanghai. No Name attrae professionisti dell’arte e istituzioni di tutto il mondo, impegnandosi a stimolare l’energia creativa e il dialogo.

Con 10 anni di esperienza in formazione universitaria, curatela, editoria e ricerca nel campo del contemporaneo e dei nuovi media artistici, architettura ed esibizioni No Name Studio crea e gestisce processi e metodologie in grado di trasformare visioni e bisogni in progetti concreti. Progettando altresì strategie per migliorare spazi urbani e non per accogliere comunità eterogenee in un mondo in rapido mutamento.