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Conferenza di Delio Vania Proverbio “Lingua veicolare contro lingua come marcatore d’identità: il caso della corrispondenza tra i Papi e i Mongoli”

locandina ver.

Nell’ambito delle celebrazioni del VII centenario della morte di Marco Polo (1324-2024) e del 770° anniversario della sua nascita (1254-2024), l’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, in collaborazione con la Shanghai Library, la Shanghai Normal University e l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, è lieto di presentare la conferenza intitolata Lingua veicolare e lingua identitaria: il caso della corrispondenza tra i Papi e i Mongoli tenuta dal Professor Delio Vania Proverbio, Scriptor Orientalis della Biblioteca Apostolica Vaticana (BAV). La conferenza è parte del programma sul tema Marco Polo: A Tale of Books (settembre 2024 – marzo 2025) e si terrà il 6 dicembre 2024 alle ore 14:00 alla Shanghai Library East, sede che ospita la mostra Real and Imaginary Lands, China and Marco Polo: A Tale of Books (3 novembre 2024 – 28 febbraio 2025).

L’intervento del Professor Proverbio esaminerà alcuni aspetti linguistici e formali evidenti in una selezione limitata di documenti ricevuti dalla cancelleria pontificia tra il 1246 e il 1304 e relativi alla corrispondenza tra il Papato e il macro-stato dell’Asia Centrale fondato da Genghis Khan. Pur menzionando brevemente il contesto storico e il contenuto dei documenti, l’indagine si concentrerà sulle relazioni funzionali tra le lingue veicolari e i marcatori di identità (lingue e sistemi di scrittura) in essi rappresentati, al fine di fornire una lettura parallela della narrazione storica riguardante il declino dell’Impero Mongolo: dalle grandi proclamazioni di Güyük Khan fino alla conversione all’Islam dell’Ilkhanato di Persia.

Delio Vania Proverbio, laureato in Lingue Semitiche all’Università La Sapienza di Roma, ha conseguito il dottorato di ricerca in Studi Africani all’Università Orientale di Napoli, ed è stato per anni docente di varie discipline in diverse università italiane (in particolare presso l’Università di Udine tra il 1997 e il 2001). Nel 2004 è entrato in servizio alla Biblioteca Vaticana e nel 2011 Papa Benedetto XVI lo ha nominato Scriptor Orientalis (Curatore principale delle Collezioni Orientali della BAV).