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Conferenza “Storie, io: Le donne e il mondo nella scrittura di Elena Ferrante”

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Si è svolta il 29 giugno 2024 alla Biblioteca di Shanghai la conferenza “Storie, io: Le donne e il mondo nella scrittura di Elena Ferrante”.

Ospiti della conferenza sono state la dottoressa Shen Qilan, critica del cinema d’autore, Dai Jinhua, professoressa dell’Università di Pechino e pioniera degli studi e della teoria femminista in Cina e Chen Ying, professoressa dell’Università di Studi Internazionali del Sichuan nonché traduttrice della serie di opere di Elena Ferrante. La conferenza, a partire dal grande successo delle traduzioni cinesi delle opere di Elena Ferrante, ha approfondito tematiche di più ampio respiro, come il ruolo della donna nella letteratura e nel cinema, i limiti e le possibilità dell’”epica femminile” e le prospettive storiche di diverse generazioni di donne, prendendo ispirazione dalle descrizioni dei romanzi dell’autrice, ambientati nell’Italia del dopoguerra. Inoltre, le ospiti hanno discusso dello stile realista della scrittrice e dell’adattamento televisivo dei romanzi de L’amica geniale, confrontando brevemente le opere di Elena Ferrante con quelle di scrittori contemporanei cinesi.

 

Il discorso di apertura è stato pronunciato dal Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai Francesco D’Arelli, che ha ricordato gli eventi organizzati in passato per promuovere lo scambio culturale e letterario fra Italia e Cina sull’onda del successo de L’amica geniale, tra i quali il ciclo di conferenze nel giugno del 2017 a Nanchino e Shanghai e le mostre fotografiche “My Brilliant Friend. When Literature Appears on Screen” al Muxin Art Museum di Wuzhen, che hanno accolto più di 40.000 visitatori dal 2021 al 2023. In occasione della mostra, il 12 marzo 2022, l’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai ha inoltre ospitato una conversazione con Saverio Costanzo, regista delle prime due stagioni della serie, Alba Rohrwacher, voce narrante di Elena Greco, e Marco Müller, famoso critico cinematografico italiano.

Il successo della Tetralogia Napoletana, che ha portato i libri di Elena Ferrante, pseudonimo di un’identità ancora sconosciuta, nelle librerie di tutto il mondo, è la testimonianza di come lo stile dell’autrice, seppur intriso di elementi fortemente locali come il dialetto napoletano, superi le barriere linguistiche e culturali grazie all’universalità dei temi trattati come l’amicizia femminile, la lotta sociale e l’elevazione personale contro miseria, ignoranza e povertà.