PROGRAMMA 16/11 (venerdì)
19.00, inaugurazione+proiezione+Q&A
Gillo Dorfles. In un bicchier d’acqua
Francesco Clerici, Italia, 2017, 11’
Un ritratto/autoritratto di Gillo Dorfles attraverso i suoi oggetti preferiti in un racconto intimo, sospeso all’interno di una casa, la sua, che è allo stesso tempo spazio reale e simbolico, mentale e fisico. Gillo Dorfles parla delle cose che più gli sono care, mescolando cultura storico-artistica e oggetti quotidiani, cimeli di famiglia e sculture inedite, ricordi e intuizioni. Un tentativo di dare forma, immagine e suono all’impalpabilità monumentale dei pensieri, dei ricordi e dei desideri di Gillo Dorfles.
Design is a verb
Lefftloft, Italia, 2017, 60’
Quali sono i confini del design e come cambiano nel cambiamento? Si può dire che il design sia il “lavoro del secolo”, ma come si diventa e si rimane un buon designer? E come saranno gli studi di design del futuro? Design is a Verb è una ricerca in forma di film: un racconto attorno al progetto e il viaggio formativo di una giovane designer (la voce è di Marta Lunetta) che espone i dubbi, le domande, le responsabilità e i desideri che definiscono l’identità di un mestiere. I suoi pensieri attraversano la città, dove “tutto è comunicazione”, lo studio e i luoghi del lavoro, fino a cambiare progressivamente scenario, scoprendola natura e arrivando al mare. Ad accompagnarla in questo percorso sono le risposte di chi fa lo stesso lavoro con successo da un’altra parte del mondo: gli esponenti di alcuni dei più affermati studi di design che hanno costruito la loro storia e i loro risultati ponendosi le stesse domande. L’epilogo si dichiara nel desiderio di un nuovo inizio.
The light of construction
Mario Frusca, Italia, 2017-2018, 4’
Il cantiere è il luogo e il tempo segreto di un progetto. Oltre la fotografia, capace di cogliere momenti cruciali ma frammentari, il film rende fluida la narrazione e ne svela elementi sensibili. I cambiamenti di luce, i suoni peculiari, le voci e i movimenti delle persone rendono così accessibile il processo costruttivo. The Light of Construction rivela la trasformazione di un manufatto preesistente, un edificio degli Anni 80 a Milano, in zona Bicocca. Il racconto in bianco e nero coglie le linee rigorose e senza tempo dei nuovi volumi, in una sintesi dove gli elementi architettonici esaltano il variare incostante della luce nel ritmo temporale. Poi appare il colore. L’edificio completato prende vita e il lavoro dello Studio Park Associati si svela nella sua essenza.
Sette canne, un vestito
Michelangelo Antonioni, Italia, 1949, 10’
Questa è la favola del rayon…’: una favola che parla di territorio, lavoro, persone. Girato nel 1949 su commissione della Snia Viscosa, il cortometraggio è diretto da Michelangelo Antonioni e documenta l’operato dell’industria, importante produttrice di rayon. Ritrovato nel 1995, testimonia l’importanza, nell’Italia dei primi decenni del 900, la collaborazione tra realtà industriali e personalità culturali. Il film descrive l’intero procedimento, dalla raccolta delle materie prime – la canna gentile, o Arundo Donax – al passaggio nelle macchine di lavorazione, fino alla presentazione del vestito. La filiera è ritratta con meticolosa attenzione, ogni sequenza è composta da tasselli che si armonizzano rendendo la descrizione fluida, quasi fosse un racconto; sembra seguire, nella sua sequenzialità, il poema che Filippo Tommaso Marinetti dedica alla Snia nel 1938. Gli scenari vividamente realisti del fiume Po si legano al lavoro incessante e monotono delle macchine. La poesia delle canne delicatamente mosse dal vento si ritrova nel morbido movimento dell’abito che sfila nella scena di chiusura: un ondeggiare gentile, che apre e chiude il cerchio.
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