Nell’ambito delle celebrazioni del VII centenario della morte di Marco Polo (1324-2024) e del 770° anniversario della sua nascita (1254-2024), si è tenuta il 22 giugno 2024 nella sede Zhijiang della Zhejiang Library, Hangzhou, la conferenza di Francesco D’Arelli, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, intitolata “La Cina di Marco Polo: Meraviglie da un altro e diverso mondo”. L’evento è stato organizzato dalla Zhejiang Library e dall’Institute of Historical Research of Zhejiang Academy of Social Sciences, con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai.
Marco Polo, originario di una famiglia veneziana di mercanti, visse in Cina per 17 anni, dal 1274 al 1291, e della sua esperienza ha lasciato un libro intitolato “Milione”, in italiano, “Le divisament dou monde”, in francese, e spesso tradotto in inglese col titolo di “The Travels”. Marco Polo non fu il solo italiano attivo nella Cina dei secoli XIII-XIV. Le fonti storiche, in latino prevalentemente, ricordano anche i mercanti italiani Pietro di Lucalongo, Giovanni e Francesco Loredan, Pietro Zulian, Caterina e Antonio de Vilioni e vari religiosi francescani (Giovanni da Pian del Carpine, Giovanni da Montecorvino e Odorico da Pordenone), tutti attivi in diversi periodi nelle città di Khanbaligh (Beijing), Quanzhou, Hangzhou e Yangzhou. La conferenza ha portato al pubblico l’atmosfera cosmopolita della Cina dei secoli XIII-XIV, dove assistiamo alla mirabile trasmissione e circolazione di vari saperi e dove alcuni scrittori occidentali, fra cui lo stesso Marco Polo, trovarono fonti dirette per magnificare, fra altro, anche i portati della civiltà cinese.
La conferenza fa parte di un ciclo più ampio organizzato dall’Institute of Historical Research of Zhejiang Academy of Social Sciences, in collaborazione con Zhejiang Library, dedicato al tema della conoscenza reciproca tra le civiltà, individuando personaggi o comunità che hanno apportato contributi fondamentali o assunto ruoli significativi negli scambi culturali della storia nella provincia di Zhejiang.
Francesco D’Arelli ha ottenuto il dottorato di ricerca in Studi Orientali presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli, ha studiato all’Istituto Sinologico di Leiden e all’Università Cattolica di Louvain. Ha insegnato all’Università Ca’ Foscari di Venezia e all’Università degli Studi Internazionali di Roma. Ha diretto la biblioteca e le attività editoriali dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (2002-2011) ed è attaché culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) dal 2012. È stato curatore di varie mostre, tra cui “A Oriente. Città, uomini e dei sulle Vie della Seta” (Museo Nazionale Romano, Terme di Diocleziano, 21 ott. 2011 – 26 febb. 2012), “L’Arte di Francesco: Capolavori d’arte italiana e terre d’Asia dal XIII al XV secolo” (Gallerie dell’Accademia di Firenze, 30 mar. – 11 ott. 2015), “A World of Beauty. Masterpieces from the National Archaeological Museum of Naples” (Musem of Art Pudong, 21 Dic. 2022 – Apr. 9 2023), “Who is Leonardo Da Vinci?” (Shanghai Museum, 10 Dic. 2023 – Apr. 14 2024) e “Caravaggio. Wonders of the Italian Baroque” (Musem of Art Pudong, 12 Dic. 2023 – Apr. 12 2024). Da marzo 2016 a giugno 2021, è stato Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Montreal (MAECI) e da luglio 2021 ricopre il ruolo di Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai (MAECI).